Sono nato a Milano nel 1970 e, come quasi tutti i ragazzini, già dalle superiori ho i miei miti musicali (U2,Springsteen,Dylan, Led Zeppelin...) che sono poi rimasti dei veri e propri punti di riferimento.

La mia prima cover band, i Backstage, nasce che ero diciassettenne; cantavo in inglese ed è stato così per parecchio tempo.

A 23 anni mi sono innamorato del blues e per un bel po' credo di non aver ascoltato altro. In quel periodo incomincio seriamente a studiare canto, fondo la Boom Boom Band e successivamente i Mr.Lucky. Suoniamo molto, non solo in Emilia, e con entrambe le formazioni incido un demo nella vecchia sede dello studio Elfo ad Agazzano (Pc).

Ma il mio istinto creativo esce veramente fuori quando ho la fortuna di incontrare Marco Peroni. Lui per passione scriveva da sempre racconti e poesie, e soprattutto più ci confrontavamo più ci accorgevamo di avere punti di vista davvero molto vicini: sulla musica, sulle cose di cui parlare e su come farlo.

Io avevo un brano senza testo così gli chiedo: "vuoi provare?". Il risultato di quel primo tentativo non era stato poi un granchè incoraggiante, però senza neanche accorgercene eravamo entrati veramente in un tunnel.

Lì è cominciato un delirio telefonico e autostradale che a raccontarlo sarebbe ancora molto meno rock di come è andata sul serio, e quando è uscita la versione primordiale di Senza sicura è stato qualcosa di magico. Era la prima canzone a cui riconoscevamo anche noi una certa importanza. Grazie a Marco mi avvicino sempre di piu' al cantautorato italiano smettendo con non poca fatica di cantare in inglese.

Ascolto Tenco, De Andrè, De Gregori, Fossati, Afterhours, Consoli... Dopo un lungo periodo dedicato esclusivamente alla composizione, alla ricerca di una piena credibilità del brano voce-chitarra con l'aiuto dei Mr.Lucky ho inciso qualche provino e in un paio di occasioni li ho presentati dal vivo. Nel frattempo presto la voce a quello che oggi è diventato un fortunato tributo a Luigi Tenco intitolato "L'aria triste che tu amavi tanto", allestito dalla compagnia teatrale torinese Assemblea Teatro di Renzo Sicco. A rendere possibile la realizzazione di un disco, però, è stato l'incontro con il produttore Mario Congiu.

Qui inizia un secondo delirio che oltre che telefonico e autostradale diventa anche più strettamente musicale, strumentale. Si incontrano personalità molto “angolate” per così dire (io, Marco, Mario, il batterista Mattia Barbieri e il fonico Claudio Cattero dello Studio Sinergy di Beppe Crovella) e il mix umano funziona alla grande. Ci divertiamo tantissimo e il lavoro si sviluppa nel miglior clima possibile. Passiamo qualche mese veramente molto bello ma anche molto duro (non ho mai visto dei lunedì così).

Ci spostiamo nella nuova sede dell'Elfo Recording Studio quando è ormai ora di cantare il disco. E’ una fase che sento molto, non ho ancora una grandissima esperienza in studio ma vivo tutto con grande curiosità ed eccitazione. Dopo un po’ imbrocchiamo la strada giusta e decidiamo di finire all’Elfo tutto quanto il lavoro (qualche riarrangiamento, il mix ed il mastering). Anche perché, al di là della altissima qualità dello studio e di chi ci lavora (visitate il sito nella sezione "friends"!), francamente non so se esiste un posto in cui si sta meglio, più tranquilli e sereni che lì...

Nel frattempo Marco si è fatto carico di cercare a tappeto qualcuno a cui potesse interessare quello che stavamo facendo... Partiamo da zero, e questo è il terzo delirio telefonico, autostradale ecc. che abbracciamo. Sta di fatto che alla fine il disco piace a Roberto Trinci, che lavora alle Edizioni BMGRicordi, e un primo passo è fatto. Per questa strada, il nostro disco ha trovato prima una vera distribuzione (VENUS), e in un secondo momento l'appoggio preziosissimo dell'ufficio stampa Parole&Dintorni di Riccardo Vitanza e di Fabio Gallo de L'Altoparlante per quanto riguarda il lancio alle radio e la promozione...

Questo è, in sintesi, tutto il percorso che ho fatto con gli altri fino ad oggi. E la mia grande speranza è che il quarto delirio musicale autostradale e quant’altro non sia soltanto il nostro.

(foto e bio tratte dal sito ufficiale)